Lugo di Vicenza è un comune ai piedi dell’Altopiano dei Sette Comuni. Situato in zona collinare, è noto dal punto di vista turistico per le sue due ville palladiane in località Lonedo, Villa Godi Malinverni e Villa Piovene, incluse nei Patrimoni dell’Umanità UNESCO. Un equilibrio di natura e di presenza umana segnano Lugo di Vicenza, il paese dei “boschi sacri” dal latino lucus: bosco sacro, e delle grotte naturali, denominati covoli in dialetto veneto.
Cenni storici
Nell’attuale territorio comunale le prime tracce della frequentazione dell’uomo risalgono all’epoca preistorica, come documentano i reperti, databili intorno al V millennio a.C. rinvenuti in Località Lonedo, all’interno di alcune grotte naturali (“covoli”).
I territori del Comune di Lugo di Vicenza furono coinvolti durante la Prima Guerra Mondiale. Dal 1916 si intensificarono i movimenti di truppe nella parte alta di Lugo di Vicenza e il 14° Corpo d’Armata dell’esercito italiano fronteggiò la Divisione Austriaca. Molte furono le vittime anche di giovane età. Durante la Seconda Guerra Mondiale il territorio visse la fase della resistenza, nella quale agirono clandestinamente alcune brigate partigiane e la popolazione civile fornì resistenza passiva.
La Piana di Granezza fu teatro dello scontro più sanguinoso della Resistenza nel Vicentino. Un Sacello nei pressi del Rifugio Granezza, elenca i nomi dei 250 caduti della Resistenza nella Pedemontana, dal Monte Pasubio al Monte Grappa.
Cosa vedere
Cartiera Burgo
La Cartiera Burgo si trova nella zona pianeggiante di Lugo, lungo la sponda sinistra del torrente Astico. Si compone di due edifici, uno più antico, e uno più recente. L’edificio originario fu costruito dalla famiglia Piovene nel Cinquecento per la produzione della carta. Durante il XIX secolo Bernardino Nodari ampliò l’attività e i suoi figli, i quali alla morte del padre ne divennero proprietari. Edificarono nel vicino paese di Calvene una centrale idroelettrica per provvedere al fabbisogno energetico della cartiera e successivamente introdussero la pettinatura della carta.
Nella cartiera si iniziò a lavorare la carta a macchina già nel 1866. La manifattura andava dalla carta per uso comune fino ai prodotti di lusso.
La cartiera poi passò in altre mani. Nel 1919 fu acquisita ed ulteriormente ampliata da Zeloni delle Cartiere di Maslianico; nel 1936 passò alla Società anonima Cartiere Burgo, che ne potenziò la meccanizzazione, estendendo così la gamma di produzione di carte: carte di diversi spessori. colorate. pattinate. plasticate. fibrose. superlucide, ma anche quaderni, registri, carte da musica … .
Nel secolo scorso era considerata una delle migliori cartiere del Veneto e d’Italia.
Chiesa di San Pietro
Questa piccola chiesa è collocata lontano dal paese in un colle di origine vulcanica da cui si gode di uno spettacolare panorama verso sud. Le sue origini risalgono intorno al 1424 ed è considerata la prima Chiesa parrocchiale di Lugo. Il suo semplice impianto è stato più volte rimaneggiato nel corso dei secoli. La facciata, rivolta ad ovest, si contraddistingue per le quattro lesene, il timpano, i resti di un’arcata e di una lapide marmorea sopra alla porta d’ingresso principale. Il campanile si staglia invece sul lato nord.
All’interno si possono apprezzare il soffitto a capriate lignee e tre altari barocchi: l’altare maggiore, intitolato ai SS. Pietro e Paolo e gli altari laterali, dedicati a Sant’Eurosia e a San Sebastiano.
Una leggenda locale narra che nelle viscere del colle su cui poggia questa chiesa sia nascosto un mitico vitello d’oro.
Villa Godi Malinverni
Villa Godi Malinverni costruita tra il 1540 e il 1542 è considerata con ragionevoli margini di certezza la prima villa edificata da Andrea Palladio: non è un caso che nel 1570 il Palladio inserisce il progetto di questa dimora nella sua opera magna “I quattro libri dell’architettura”. Questa villa, ideata per il Conte Girolamo Godi di Vicenza, si presenta come un edificio imponente con un corpo padronale a pianta rettangolare suddivisa in modo simmetrico: a nord si trova una barchessa con porticato dorico tuscanico, mentre verso est è presente una colombara. La facciata presenta una loggia rientrante tra due corpi laterali simmetrici della villa, a tre arcate con un unico scalone d’accesso. Internamente il corpo centrale della villa è composto da nove saloni sfarzosamente affrescati e arredati: nell’ala destra spiccano le opere della scuola mistica di Gualtiero Padovano, mentre nell’ala sinistra e nel salone centrale trionfa la scuola classica dei veronesi Battista del Moro (1514-57) e Giovanni Battista Zelotti (1526-1578). Impreziosiscono l’interno anche varie tele, tra cui quelle di Tiziano, del Magonza, del Borgognone, mentre nella Pinacoteca sono esposti alcune considerevoli opere dell’arte italiana dell’Ottocento di Cremona, Hayez, Induno, Michetti, Tofano, Segantini.
Come raggiungere Lugo di Vicenza
Foto e contenuti a cura di Bregonze.it