L’Anello del Summano, Priaforà e Novegno è un percorso di montagna per escursionisti esperti che attraversa valli e passi girando attorno al Monte Summano, Priaforà e il Monte Novegno. Un percorso panoramico ad anello che permette di visitare i luoghi più significativi dell’Alto Vicentino, in particolare le tre cime principali del gruppo montuoso del Novegno.
Partendo da Schio si salgono le balze del Tretto attraversando vecchie contrade e borghi isolati. Raggiunta la Vetta del monte principale, si prosegue verso Cima Alta e la malga del Campedello. Da qui lungo una vecchia strada militare si raggiunge il “buco” di Piaforà da cui si può godere un emozionante panorama.
Monte Summano
Il percorso attraversa il Monte Summano, monte dalla forma conica caratterizzata da due cuspidi. Tale conformazione può ricordare quella di un vulcano, ma si tratta in realtà di una struttura prealpina calcareo-dolomitica. Questa montagna è alta 1.296 metri e nel percorrerla si può ammirare un suggestivo panorama.
Il Monte Summano, oltre ad essere interessante per il paesaggio, è anche poi anche un luogo di storia e di leggende: nella Preistoria, infatti, il Summano rappresentava una importante montagna sacra, nonchè un faro spirituale, proprio a causa della sua particolare conformazione.
Anello del Summano – Priaforà – Novegno: tappa a Priaforà
Il nome stesso “Priaforà” richiama la particolarità della cima, infatti il nome stesso del monte significa “pietra forata“. In prossimità della cima si può notare, difatti, un arco in pietra con un foro. Il panorama circostante è molto suggestivo, si può godere di un’ottima veduta dall’alto del paese di Arsiero.
Monte Novegno
Il Monte Novegno fa parte del gruppo del Gruppo del Pasubio, montagna dell’altezza di 1.552m a due passi da Schio. Sulla sua sommità la neve copre, in inverno, quell’ampia conca che nei mesi estivi è invece ricchissima di fiori e meta, fin dai tempi antichi, di allevatori che portano le bestie al pascolo.
Questo luogo è stato interessato da importanti eventi bellici durante la Prima Guerra Mondiale, ne sono prove le strade, le gallerie, le trincee, le caverne, le postazioni e i resti dell’immane opera fortificatoria realizzata in tempo di guerra. Il simbolo di queste vestigia è il Forte Rivon o Rione, una piccola opera difensiva che svolse un ruolo chiave nelle battaglie dell’estate del 1916.
Dagli austriaci venne chiamato il “letzer berg“, l’ultimo monte, perché non c’era nessun altro ostacolo che li separava da Schio e dalla pianura veneta.