Il Giardino Botanico San Marco si trova nel Comune di Valli del Pasubio, nell’alta Val Leogra, alle pendici del monte Pasubio. Si trova al limite tra le province di Trento e Vicenza, ad un’altitudine media di 1.040 m s.l.m. e si estende per circa 10.000 m.
Giardino Botanico San Marco: Le origini
Il geometra Ferdinando Barbato fondò il Giardino nel 1961, attualmente è gestito dalla Comunità Montana Leogra Timonchio e ne è curatore il dott. Nicola Casarotto. Esso deve il suo nome al Santo cui è dedicata la chiesetta poco lontana da esso nei pressi del passo Pian delle Fugazze.
Gli abitanti
Nel Giardino vengono coltivate specie naturali provenienti dal territorio limitrofo delle Piccole Dolomiti Venete, ma anche in parte provenienti dalle Prealpi Venete o dalle Prealpi meridionali-orientali. L’area, seppur ristretta, presenta una grande varietà di situazioni ambientali, conciliabili con le diverse esigenze ecologiche delle essenze coltivate. Un settore del Giardino presenta la tipologia delle “roccere” con i relativi “cucchiai” di terreno in cui sono coltivate le varie specie. In alcuni casi sono state riunite specie affini, in modo da poter confrontare le differenze morfologiche che le contraddistinguono e poterne cogliere la grande varietà di forme. Il rango di affinità può essere di vario tipo: specie congeneri, come le specie appartenenti al genere Saxifraga, Geranium, Lonicera; specie che appartengono alla stessa famiglia, come le specie della famiglia delle Orchidaceae; oppure specie che appartengono a ranghi tassonomici superiori, come quelle che appartengono alla divisione Pteridophyta.
Il Giardino presenta inoltre alcuni ambienti caratteristici: la faggeta, la zona umida ed il prato montano. Qui le specie non sono coltivate, ma vengono soltanto indicate al momento della fioritura. Tutto il percorso è corredato da una serie di pannelli illustrativi che illustrano aspetti non solo strettamente botanici ma anche a carattere generale naturalistico.
Il Giardino è aperto tutti i giorni al pubblico da maggio ad agosto, tranne il lunedì. L’ingresso è libero.
All’interno del Giardino è presente una sala polifunzionale, con laboratorio-biblioteca e sala conferenze. Tutto il percorso di visita è corredato da una serie di pannelli illustrativi che illustrano aspetti non solo strettamente botanici ma anche a carattere generale naturalistico.