Il Sentiero degli Asini è un percorso di interesse storico e paesaggistico che si snoda nel territorio di Malo.
I principali punti di interesse storico sono gli interessanti affreschi murali, le ville e l’area archeologica; dal punto di vista paesaggistico molto suggestiva è la veduta sulle colline boscose e sul paese di San Tomio.
SENTIERO DEGLI ASINI: PARTENZA
Lunghezza: 6 km
Dislivello: 250 m
Percorrenza: 2 ore circa
Segnale: giallo
La partenza è dalla piazza Gen. Valerio Bassetto. Si segue via San Tomio, costeggiando la Villa Checcozzi/Carli/Dalle Rive e l’area archeologica della Villa rustica romana. Al bivio si gira a destra lungo via Loghetto, dove sono stati ritrovati reperti di culti precristiani. A 50 m, a sinistra, sulla facciata dell’ex latteria sociale si nota la nicchia di S. Antonio da Padova.
Si procede dritto per 200 e, sulla parte ovest di un’abitazione, si vede l’affresco della Pietà con Santi del XIX secolo, restaurato di recente. Si gira quindi a sinistra per raggiungere Contrà Poletti.
Passando via San Tomio a via Loghetto, si nota subito un cambiamento nel paesaggio, che passa da urbano a rurale, caratterizzato da prati inframmezzati da filari di salici.
A sinistra della strada di Contrà Poletti si vede un’antica fontana, sulla cui parete è stato costruito, nel 1984, un capitello alla Regina del S. Rosario. Nel piazzale della stessa contrada, accanto ad una tavola rotonda in cemento, c’è un manufatto in legno che contiene la Rosa dei Capitelli, dal quale si possono vedere 6 edicole sacre nelle vicinanze e altre 3 in zona.
SENTIERO DEGLI ASINI: LE TAPPE
Si procede quindi sulla strada che sale a sinistra e, poco più avanti, appare sulla destra un affresco dedicato alla Sacra Famiglia, rifatto nel 2000 al posto di uno del 1843. Si riprende il cammino sulla breve rampa e, dopo un po’, si arriva ad un incrocio di sentieri: si prende la direzione a sinistra lungo il sentiero erboso dello Stròdo delle Tordàre tra prati, vigneti e boschi per oltre 400 m fino ad incrociare la strada comunale che dal piano porta alla contrà Ceòla e ai Marchiori.
Proseguite a sinistra verso Contrà Marchiori e, alla curva che porta alla contrada, si svolta ancora a sinistra lungo un alto muro, verso il Promoldo (un dorsale che per la sua forma è chiamata anche el cavàlo). Dopo 500 m si raggiunge il Tiròndolo Alto (localmente indicato dai Fochesati), dove si vede un capitello dedicato alla Madonna di monte Berico. Qui esistono 4 pozzi presso vari nuclei abitati, un forno ed un vecchio frantoio per olive.
Si continua verso destra lungo la strada asfaltata che porta a Contrà Calgaro: la salita ripida viene subito ripagata da uno splendido scorso panoramico sulle colline di San Tomio.
Lasciata Contrà Calgaro, si arriva ad un incrocio di sentiero: si prosegue su quello a destra, denominato Stròdo degli Asini che porta verso Finco e Contrà Lappi. Il sentiero viene chiamato anche “la mulattiera”: qui la salita si fa un po’ dura, si lasciano a destra gli ultimi terrazzamenti coltivati ad olivi e ci si inoltra nel fitto bosco, dominato da carpini neri e ornielli.
Da qui, si possono scorgere a sud le colline vulcaniche di Isola e Torreselle fino a Montepulgo.
Percorsi altri 300 m si arriva alla Fontana dei Mantoan e alle vicine sorgenti denominate le Fontanelle. Si prosegue sulla destra e, dopo altri 150 m, si giunge alla Valmatta, le grosse pietre di color nero indicano che stiamo calpestando un camino vulcanico attivo circa 25 milioni di anni fa. In questa parte del bosco la pianta più diffusa è il castagno, con esemplari secolari dai tronchi possenti. Si prosegue per altri 200 metri e si giunge alla casa del Finco, si gira a destra e, attraverso una strada ancora percorribile, si scende verso Contrà Ceòla. Un po’ prima, sulla sinistra, si scorge la fontana di Ceòla e subito dopo il bivio, si arriva alla zona pic-nic della Pro San Tomio.
Il prato, situato tra il monte Oresco (ad ovest) e il monte Sisilla (ad est) era un tempo un ricco deposito di materiale preistorico, visitato e studiato da numerosi esperti e appassionati. In fondo alla Bassa, verso l’Oresco, è stato ritrovato un pozzetto paleoveneto, mentre sul versante est del monte Sisilla, sotto il Buso delle Anguane, c’è un’altra importante zona di ritrovamenti preistorici.
RITORNO AL PUNTO DI PARTENZA
La strada del ritorno riprende con la discesa alla contrà Ceòla. Si tiene la strada bianca ad ovest delle case, da dove si può osservare la pianura sottostante. Un tratto in leggera discesa, lungo 600 m, conduce poi a Villa Scorzato.
Si costeggia il monte Palazzo a nord, lungo una discesa alquanto ripida, seguendo la strada asfaltata fino alla fontana Murà, si svolta poi a destra in direzione sud sempre a fianco del monte Palazzo. Si riprende la strada asfaltata che conduce al centro del paese, si fiancheggia il cimitero e si torna alla piazza di partenza.
Come raggiungere Malo:
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