Il Giro delle Malghe è un percorso che si snoda nel lembo sud-occidentale dell’Altopiano di Asiago e passa in prossimità delle strutture malghesi presenti nel territorio del Comune di Caltrano, situate sul lato dell’altopiano che guarda verso la Val d’Astico e la pianura veneta.
Itinerario del Giro delle Malghe a Caltrano
Seppur di una certa lunghezza, circa 12 km, il percorso è abbastanza facile e percorribile da tutti, da famiglie con bambini (anche con passeggini al seguito), a piedi, in bicicletta, MTB, e-bike e a cavallo. Il tempo di percorrenza stimato è di massimo 3 ore, con la pausa pranzo!
Si tratta di un percorso ad anello che si snoda tra verdi pascoli e rigogliosi boschi e gode di una bella vista sulla pianura veneta. Nelle giornate terse si riesce ad intravedere all’orizzonte persino la Laguna di Venezia.
Il tragitto, proprio perché circolare, può essere imboccato indifferentemente in vari punti. È però facile da seguire ed individuare, perché ben segnalato da apposite frecce, tabelle e cartelloni presenti in vari punti lungo l’itinerario. Lo si può agevolmente imboccare dal rifugio Bar Alpino per chi proviene da Cesuna. Oppure dalla strada che sale da Bocchetta Granezza o Mortisa per chi viene da Lusiana e Calvene.
Malghe
Le malghe che durante la stagione monticatoria sono accessibili ed attive nel percorso del Giro delle Malghe oggi sono sei: Malga Carriola, Malga Paù, Malga Sunio, Malga Foraoro, Malga Serona e Malga Fondi.
È consigliato percorrere questo itinerario durante il periodo estivo, quando le malghe sono tutte aperte (solitamente da Giugno a Settembre). In questo modo è possibile intraprenderlo come “percorso del gusto” con tappa alle malghe per l’assaggio e l’acquisto dei prodotti tipici. Formaggi, salumi, carne di produzione propria, dolci fatti in casa, grappe artigianali sono alcuni dei prodotti che si possono trovare.
All’inizio del Novecento nel territorio di Caltrano vi erano ben nove malghe comunali, nelle quali si ospitavano 915 vacche da latte adulte. Ora ne rimangono sei, utilizzate per il ricovero del bestiame, per l’abitazione dei conduttori nel periodo estivo e in parte per la produzione di formaggio e latticini.
Malga Carriola
Malga Carriola è situata nelle vicinanze del rifugio Pozza del Favaro, sulla strada che collega Cesuna a Bocchetta Paù ed alle malghe del versante meridionale dell’Altopiano.
Tra le sue strutture è ancora presente un fabbricato che riproduce le caratteristiche delle antiche malghe del territorio. Si tratta della piccola costruzione in legno che affianca il corpo centrale, realizzata con la tecnica “Blockbau”, ovvero la sovrapposizione di tronchi già squadrati agli estremi. Essi sovrapposti adeguatamente consentono di creare perfetti incastri angolari.
Una lapide marmorea apposta sulla facciata principale ricorda che nel corso della Prima Guerra Mondiale la malga fu sede del comando italiano durante l’offensiva austriaca datata 15 maggio-27 giugno 1916 (Strafexpedition).
Malga Paù
Malga Paù si trova nella parte settentrionale della località Buse di Carriola. Caratterizzata dalla numerosa presenza di doline, concavità nel terreno tipiche del paesaggio carsico.
La sua casara, di piccole dimensioni, è posizionata in uno degli ampi pascoli tipici dell’ambiente alpino. L’area di malga è circondata da un bosco di abete rosso e faggio che, specialmente in primavera ed autunno, si tinge di colori incredibilmente suggestivi.
Per chi arriva in malga, è consigliata una visita al vicino punto panoramico di Bocchetta Paù. Da qui è possibile ammirare la pianura sottostante, il Monte Cengio, il Monte Summano ed il Pria Forà.
Malga Sunio
Malga Sunio sorge al centro di un ampio prato, all’interno di un grande avvallamento compreso tra Monte Sunio a est e Cima Fàvaro a ovest. Da qui si può godere di uno splendido panorama che spazia su tutta la pianura.
Appena sopra la malga passa la cosidetta “Strada del Generale”, importante collegamento realizzato durante la Prima Guerra Mondiale. Nelle vicinanze si trovano anche le Vasche di Sunio, utilizzate per l’approvvigionamento di acqua potabile dei reparti italiani in prima linea. Da qui, inizia uno spettacolare percorso che conduce a Bocchetta Paù, abbastanza impegnativo e quindi consigliato ad escursionisti esperti.
Malga Foraoro
“Foraoro”, fuori dall’orlo, racconta già di suo la collocazione alle pendici del Monte Foraoro, i cui versanti scendono ripidamente verso la Valle dell’Astico. Da qui si gode di uno splendido panorama che spazia su tutta la pianura.
In primavera le abbondanti fioriture trasformano il paesaggio, ricco di specie vegetali. La più particolare è proprio la “gentiana lutea” o genziana gialla, che caratterizza i pascoli della malga, ben esposti a sud.
La malga, ottimamente collegata a tutte le altre malghe della zona tramite strade ben percorribili, può essere raggiunta anche salendo direttamente a piedi attraverso i sentieri CAI che risalgono il versante meridionale dell’Altopiano, partendo da Contrada Tezze o da Caltrano.
Malga Serona
Malga Serona, che comprende anche i pascoli di Malga Seronetta, è posizionata in un ambiente suggestivo a sud di Monte Foraoro e Cima Fonte ed è caratterizzata da terreni particolarmente fertili.
Dal punto di vista architettonico rappresenta il modello di malga più comune dei tempi passati e, staccato dai fabbricati principali, è presente anche un caratteristico edificio che ricorda i vecchi casoni di malga. La malga si trova su un ampio pianoro dal quale si gode di uno splendido panorama che spazia su tutta la pianura.
Malga Fondi
Malga Fondi è posizionata in un’ampia conca carsica orientata verso sud-est, compresa tra il Monte Foraoro e Cima Fonte. Circondata da boschi ricchi di abete rosso e faggio che in autunno tingono il paesaggio di colori sgargianti, presenta delle strutture pregevoli e ben curate, realizzate con pietra faccia a vista.
Dalla malga è possibile raggiungere facilmente il rifugio Bar Alpino e la zona di Buse di Carriola a nord-ovest, il punto panoramico di Bocchetta Paù a ovest, la zona di Monte Corno a est e salire verso Cima Fonte a nord.
Un po’ di storia sul Giro delle Malghe
Per i più allenati e per gli amanti dello sport all’aria aperta, c’è la possibilità di allungare il percorso e scoprire nuovi luoghi e sentieri, raggiungendo, ad esempio, le vicine località di Calvene, Lugo di Vicenza e Lusiana.
Questo itinerario risulta interessante non solo dal punto di vista naturalistico, ma anche da quello storico. Infatti, il Giro delle Malghe, permette di conoscere luoghi che furono un’immediata retrovia durante la Prima Guerra Mondiale, con la presenza in queste zone delle truppe britanniche e francesi corse in aiuto all’esercito italiano nel 1918.
Recentemente si è reso accessibile un piccolo tracciato che parte dalla località Vasche di Sunio e percorre la Strada del Generale, arrivando ai resti di un acquartieramento delle truppe della Grande Guerra di cui restano testimonianze notevoli. Ci si può immedesimare nelle truppe militari che dovettero combattere, non solo contro l’esercito nemico, ma anche contro un ambiente non sempre favorevole, soprattutto durante le rigide stagioni invernali.
Nelle zone del Monte Carriola, Monte Foraoro e Monte Paù sorsero diverse postazioni con funzione sia di arresto che di supporto logistico, con zone antiaeree e trincee. Nelle aree di Fondi, Serona, Foraoro davanti e Sunio trovarono posto cospicue opere infrastrutturali come strade, piazzole, stazioni funiviarie.
Dunque, intraprendendo il Giro delle Malghe, attraversando prati e boschi, è possibile fare un vero e proprio tuffo nel passato!
Foto e contenuti a cura di Giro delle Malghe – Comune di Caltrano.