Tra le colline dell’Alto Vicentino sorge Piovene Rocchette, un piccolo comune che custodisce gelosamente un tesoro antico: la sua tradizione birraria risalente al Medioevo. L’abbondanza di sorgenti d’acqua pura, elemento chiave per la produzione di birra, rese questo borgo il luogo ideale per far fiorire l’arte birraria.
Nel corso dei secoli, Piovene Rocchette ha visto nascere due antiche gemme: la Birreria Vecia 1867 e la Birreria Summano. Entrambe hanno conquistato fama e apprezzamento ben oltre i confini regionali, diventando simboli indiscussi della maestria locale.
La Birreria Vecia 1867
La Birreria Vecia 1867 è un locale storico fondato nel lontano 1867. Questa birreria vanta il titolo di una delle più antiche d’Italia, custode dei segreti della produzione artigianale della birra.
La birreria a Piovene è incastonata come un gioiello nella parte antica del paese. Da un lato si erge l’ospizio e una scalinata di pietra bianca che conduce al parcheggio sottostante. Il monte Summano si erge maestoso dietro al locale, con la sua forza naturale e le sue leggende, che dalla sommità raggiungono il borgo vecchio del paese. All’origine la birreria era gestita dai frati Girolimini, che qui producevano la birra sfruttando l’acqua cristallina che sgorgava dal Monte Summano. Lo stabile è stato successivamente donato al Comune ed oggi è gestito con passione da uno staff giovane, attento alla sua storia ma proiettato verso un futuro luminoso e divertente.
La prima fabbrica di birra a Piovene è datata 1868 e realizzata da Pietro Rossi, il quale proveniva da Asiago ed era imparentato con il più famoso Alessandro. Pietro Rossi acquistò assieme alla moglie Anna Segafreddo la proprietà chiamata Ospizio dei Gerolimini. La fabbrica venne dislocata in via Ospizio al n. 175 del tempo e si tratta dell’edificio che costeggia la scalinata dell’Ospizio. L’ambiente era spazioso e dotato di forni per la torrefazione dell’orzo, vasche, rinfrescatoio e granai per la conservazione dei cereali.
La prima produzione di birra ebbe luogo il 14 gennaio 1869, ma purtroppo la fabbrica ebbe cattiva sorte e fallì. Nel 1879 la proprietà venne acquistata dal commerciante bavarese Isidoro Götz per conto della Società Francesco Zanella e Compagni. Seguì un periodo di prosperità che si concluse con la messa in vendita della proprietà e dello stabile nel 1902 al commendator Gaetano Rossi, il quale la donò al Comune per festeggiare il venticinquennale della propria gestione della Lanerossi.
Le antiche grotte naturali
La Birreria Vecia nasconde al suo interno delle grotte naturali che venivano sfruttate dai frati Girolimini per produrre la birra con l’acqua cristallina che ne sgorgava. Tutta l’area attigua alla Birreria Vecia era, infatti, proprietà dei frati, che qui coltivavano orti, frutteti e giardini di erbe botaniche per il loro sostentamento e per produrre il famoso liquore Girolimino.
Le grotte sotterranee che si trovano all’interno della birreria sono affascinanti. Alcune porzioni mostrano dei volti ed all’interno si trovano delle vasche che sfruttano il principio dei vasi comunicanti di Archimede. Lo scopo era, quasi sicuramente, quello di recuperare acqua fresca, grazie ad un sistema intelligente che permetteva di non sprecare nemmeno una goccia d’acqua. Del resto, un’acqua così pura e ricca di sali minerali, non poteva che diventare la preziosa base di liquori di erbe, di sciroppi e di birre di grande bontà.
La Birreria Summano
Le premesse per la nascita della Birreria Summano si creano nell’anno 1853, con “l’alienazione enfiteotica dei beni incolti del Comune di Piovene“. L’attività vera e propria inizia però nel 1873, e già nel 1879 si costituisce la società in accomandita semplice “Francesco Zanella & C.” per la fabbricazione della birra uso-Baviera. Nel 1881 il Re Umberto I concede la facoltà di innalzare lo stemma reale sull’insegna della fabbrica.
A seguito di una serie di sfortunati avvenimenti legati allo scoppio delle due guerre mondiali, come il bombardamento della Birreria nel 1916 e la scarsità delle materie prime come carbone, luppolo ed orzo, nel 1958 la produzione propria di birra viene rimpiazzata con grandi birre nazionali, artigianali locali ed internazionali. Alcune di queste birre concedettero di vendere i propri prestigiosi prodotti con il marchio “Birra Real Summano”. Infatti nel dopoguerra i tempi cambiano: in campo industriale dominano i colossi, e anche la piccola industria birraria di Piovene si adegua.
La birreria odierna, che vanta più di centocinquanta anni storia, è un luogo amato dagli appassionati, che possono ammirare un edificio dal sapore antico, immerso in un parco secolare, assaggiando qualche birra anche artigianale e di produzione locale. Infatti, al giorno d’oggi, la storica Birreria Summano rappresenta una tappa fondamentale per chi è di passaggio o semplicemente per chi vuole rilassarsi gustando una delle numerose birre proposte o uno sfizioso piatto. All’interno del menù spiccano piatti tipici regionali e dell’Alto Adige, bruschette, panini, piadine e taglieri. Lo spazio esterno della Birreria Summano è caratterizzato da un ampio parco, dotato di tavoli ed ombrelloni, mentre all’interno sono presenti quattro sale capienti.
Nel corso dell’anno la Birreria Summano organizza inoltre periodicamente delle serate a tema, dedicate a specifici tipi di birre ed accompagnate da spiegazioni e racconti di esperti Mastri Birrai.
La Strada dei Birrifici della Pedemontana Veneta
Sia la Birreria Vecia 1867 che la Birreria Summano fanno parte della Strada dei birrifici della Pedemontana Veneta, percorso turistico, proposto dall’OGD Pedemontana Veneta e Colli, attraverso i birrifici, agribirrifici e le antiche birrerie del territorio. Il progetto prevede la creazione di un percorso che collega 17 birrifici artigianali del territorio che aderiscono all’iniziativa.
Come arrivare a Piovene Rocchette:
Foto e contenuti a cura di Birreria Vecia 1867 e Birreria Summano