Scopri un sentiero unico dove la forza dell’acqua racconta la storia di mulini, magli e antichi mestieri
L’acqua è da sempre fonte di vita, energia e memoria. Nella Valle dei Mulini di Lusiana Conco, sull’Altopiano dei Sette Comuni, questa verità scorre viva tra boschi, muretti a secco e antiche contrade. Il torrente Chiavone Bianco, che attraversa la valle, fu per secoli la linfa vitale di un sistema di mulini, magli, segherie e pestarini che hanno sostenuto l’economia e la vita delle genti dell’altopiano.
Oggi, il Sentiero della Valle dei Mulini offre la possibilità di ripercorrere questa storia con passo lento e sguardo curioso, in un itinerario dove natura e ingegno umano si fondono in perfetta armonia.
Un viaggio tra mulini, boschi e contrade
Il punto di partenza è la località Valle di Sopra, a circa 6 km dal centro di Lusiana. Qui ha inizio un percorso ad anello che attraversa i luoghi simbolo della valle. Scendendo verso contrà Rigine, si entra nel cuore dell’antico sistema idraulico: un tempo vi sorgevano tre mulini e un pestarino, l’unico oggi ancora visibile e restaurato. La grande ruota idraulica esterna a cassette, che continua a girare con la forza dell’acqua, racconta meglio di qualunque parola la sapienza artigianale delle genti di montagna.
Da qui si imbocca il “saliso”, un sentiero acciottolato delimitato da muri a secco, che sale dolcemente tra boschi e prati fino a una contrada dove si trovano resti di mulini e un forno comunitario. Luoghi che evocano un tempo in cui la vita ruotava attorno al ritmo dell’acqua e al lavoro condiviso.
Il maglio, la segheria e il pestarino: l’energia dell’acqua
Lungo il percorso, a Valle di Sotto, è possibile ammirare un maglio ancora funzionante, utilizzato un tempo per battere e forgiare il ferro. Un’enorme mazza di ferro, sollevata e lasciata cadere da un complesso sistema di leve e ruote idrauliche, modellava gli attrezzi agricoli della valle. Un miracolo di ingegneria antica, alimentato soltanto dalla forza dell’acqua.
Accanto ai magli, la segheria ad acqua rappresentava l’evoluzione naturale di questa tecnologia: la lama verticale della sega, azionata da un albero collegato alla ruota idraulica, permetteva di tagliare i tronchi con sorprendente precisione.
E non meno affascinanti erano i pestarini, macchine utilizzate per la decorticatura dell’orzo e la frantumazione dei cereali. Collegate a un asse verticale messo in movimento dall’acqua, facevano saltare ritmicamente piccole mazze di legno che pestavano i chicchi all’interno di conche di pietra. Semplici e geniali, veri simboli della cultura contadina dell’Altopiano.
Verso il Santuario di Sant’Anna e il Percorso Natura
Il sentiero prosegue dolcemente fino al Santuario di Sant’Anna a Salcedo, meta spirituale e panoramica, immersa nel verde. Da qui si apre un altro itinerario: il Percorso Natura S. Anna, che attraversa boschi di faggio e carpino, eremi e antiche vie lastricate. Il sentiero serviva originariamente come via di accesso per i pellegrini, per coloro che desideravano raggiungere la chiesa da vallate e piccoli borghi circostanti. È un cammino che unisce spiritualità e natura, con splendide vedute sulla pianura vicentina e sulle colline ai piedi dell’Altopiano di Asiago.
La chiesa stessa custodisce tradizioni locali: ogni anno in luglio si svolge l’Antica festa di Sant’Anna, che riunisce gli abitanti del territorio in una celebrazione religiosa ma anche popolare, con momenti conviviali, musica, memoria dei lavori agricoli di un tempo, scambio di storie tra generazioni.
Consigli per chi parte
Il tracciato è stato recentemente ripristinato dal Museo Diffuso di Lusiana, ed è ora nuovamente accessibile e segnalato.
Il percorso ha una difficoltà media e una durata di circa 2 ore e mezza (l’intero anello circa 14 km). È percorribile liberamente, ma la visita agli edifici interni dei mulini richiede prenotazione.
Si consiglia abbigliamento da escursionismo, scarpe antiscivolo e cautela nei tratti più ripidi o bagnati.
Un invito a camminare nella storia
La Valle dei Mulini di Lusiana Conco non è solo un’escursione, ma un viaggio nel tempo e nei saperi antichi. Camminare tra i suoi sentieri significa riscoprire il valore dell’acqua come motore di vita e di civiltà, e ascoltare le storie che ogni pietra e ogni ruota sussurrano ancora al viandante.
Chi si lascia guidare da questo percorso tornerà con gli occhi pieni di verde e il cuore leggero come il suono dell’acqua che continua, instancabile, a far girare i mulini della memoria.
Info e contatti: Museo Diffuso di Lusiana
www.museodilusiana.it/valle-dei-mulini/ | tel: 0424 407264 | cell: 333 2339600 | e-mail: informazioni@museodilusiana.it
Foto a cura di: Magico Veneto , Komoot