Curiosità

Sentiero Excalibur: la spada nella roccia di Tonezza
29 Ottobre 2025
Il Sentiero Excalibur: un piccolo grande viaggio nella memoria e nella fantasia Nel cuore dell’Altopiano di Tonezza del Cimone, in provincia di Vicenza, si nasconde un piccolo gioiello escursionistico: il Sentiero Excalibur.È un percorso ad anello di breve durata ma ricco di fascino, ideale per famiglie, bambini ed escursionisti curiosi. Il nome, evocativo e misterioso, […]

Il Sentiero Excalibur: un piccolo grande viaggio nella memoria e nella fantasia

Nel cuore dell’Altopiano di Tonezza del Cimone, in provincia di Vicenza, si nasconde un piccolo gioiello escursionistico: il Sentiero Excalibur.
È un percorso ad anello di breve durata ma ricco di fascino, ideale per famiglie, bambini ed escursionisti curiosi. Il nome, evocativo e misterioso, nasce da una spada conficcata nella roccia lungo il cammino, simbolo di coraggio e immaginazione, che richiama la leggendaria lama di Re Artù.

E tu, riuscirai ad estrarre la spada nella roccia?

Il percorso: un anello tra boschi, pascoli e storia

Il Sentiero Excalibur parte dalla Baita Pontara, a quota 1.084 metri, e segue il tracciato dei sentieri CAI 539 e 536, per una lunghezza totale di circa 3,4 km e un dislivello di 130 metri. La durata media è di un’ora e un quarto, con difficoltà turistica, quindi perfetto anche per i più piccoli.

L’escursione si sviluppa in un suggestivo anello tra prati, faggi e vecchie contrade. Dopo pochi minuti di cammino si incontra il Baito delle Coste, un antico ricovero in pietra affacciato su un piccolo stagno dove si specchia un faggio secolare: uno dei luoghi più fotografati del percorso. Si prosegue attraverso la Valle dei Ciliegi, dove in primavera fioriscono crochi e gigli, mentre in estate i prati si popolano di cavalli e mucche al pascolo, mentre all’orizzonte si stagliano le cime del Monte Toraro, Campomolon, Melegnone e Spitz di Tonezza.

Lungo il tragitto, pannelli didattici e segnaletica chiara accompagnano i visitatori tra natura, memoria e curiosità, fino ai luoghi legati alla Grande Guerra, che rappresentano la parte più storica del percorso.

laghetto e il Baito Tedetta

Tra trincee e fortini: la memoria della Grande Guerra

Durante la Strafexpedition del 1916, Tonezza del Cimone fu occupata dalle truppe austro-ungariche, che trasformarono questo altopiano in un avamposto militare strategico.
Ancora oggi, tra i boschi, si possono visitare due fortini e trincee ben conservate, scavate nella roccia e nei pendii circostanti. Si tratta di caverne e camminamenti utilizzati per l’osservazione e la difesa, testimonianze silenziose di un periodo drammatico ma fondamentale per la storia di queste montagne.

Camminando lungo questi resti, il visitatore rivive, anche solo per un momento, la durezza della vita in trincea e l’importanza di ricordare. Il Sentiero Excalibur non è quindi solo una passeggiata naturalistica, ma anche un viaggio nella memoria, un’aula di storia a cielo aperto immersa nel verde.

sentiero excalibut

Le tappe del percorso

1. Le dolci linee del paesaggio: alla partenza, accanto alla Baita Pontara, si apre un grande prato dalle forme morbide e ondulate.

2. Il vecchio faggio: un luogo suggestivo dove un rustico in pietra, il Baito delle Coste, si specchia in una piccola pozza d’acqua. Accanto si erge un faggio secolare dalla chioma imponente, simbolo della vita contadina e della forza del tempo.

3. I sorprendenti larici: bosco un tempo percorso dalle mandrie verso i pascoli: è il cosiddetto sentiero delle vacche.

4. La Contrà Vallà: un piccolo borgo sorto nell’Ottocento, dove la terra fertile e l’acqua pura permisero di coltivare segale, patate, orzo e fagioli.

5. La Valle dei Ciliegi: una radura colorata dove fioriscono botton d’oro, gigli, orchidee e cardi.

6. Il Fortino: una breve deviazione conduce al fortino austro-ungarico del 1916, scavato nella roccia durante la Strafexpedition.

7. Le antiche cave: poco oltre il fortino si trovano le vecchie cave di pietra, ormai in parte sommerse dalla vegetazione.

8. La sorgente: la sorgente Canaletto forniva acqua limpida agli abitanti di Contrà Vallà.

9. Dentro la trincea: il percorso sale leggermente fino a una trincea della Grande Guerra

10. Incontro con il bosco: antichi terrazzamenti sostenuti da “masiere”, segni del duro lavoro agricolo montano.

La spada nella roccia: il cuore della leggenda

Il tratto più iconico del percorso è senza dubbio quello che dà il nome al sentiero. Nel cuore del bosco, dopo una breve salita, appare una sagoma di cavaliere in legno che veglia su una spada conficcata in una roccia: la Excalibur di Tonezza.
Grandi e piccoli si fermano qui per provare a estrarla, diventando per un attimo protagonisti di una fiaba montana.

La spada, saldamente incastonata nella pietra, rappresenta la sfida e la meraviglia del cammino: non serve estrarla per sentirsi parte della leggenda, basta fermarsi, respirare e lasciarsi avvolgere dall’atmosfera sospesa del luogo.
L’aria è fresca e profumata di muschio, i raggi del sole filtrano tra gli alberi e si posano sulla lama come una luce magica.

È un punto dove la fantasia dei bambini si intreccia alla nostalgia degli adulti, un piccolo santuario che unisce gioco ed immaginazione.

sentiero excalibur

L’anfiteatro del bosco: un invito all’ascolto

Proseguendo lungo il sentiero, tra dolci saliscendi e radure silenziose, si raggiunge un luogo altrettanto suggestivo: un piccolo anfiteatro in pietra, nascosto tra i faggi.
Costruito come punto di sosta e di meditazione, invita a sedersi e ad “ascoltare il bosco”: il fruscio delle foglie, il canto degli uccelli, il ritmo regolare del vento che accarezza le chiome. Qui il tempo sembra rallentare, e ogni suono naturale diventa parte di un’armonia più grande.


In primavera, i prati circostanti si accendono di colori: bucaneve, pervinche, crochi e botton d’oro creano un tappeto fiorito che trasforma il luogo in un piccolo teatro naturale, dove la natura è al tempo stesso attore e scenografia.
L’anfiteatro è anche uno spazio di riflessione: una tappa perfetta per fermarsi, respirare profondamente e lasciarsi cullare dal silenzio della montagna, prima di proseguire il cammino verso il ritorno.

sentiero excalibur

Consigli per il viandante

Il Sentiero Excalibur è percorribile tutto l’anno. Non servono attrezzature particolari, ma è bene portare acqua, l’unico punto di rifornimento è alla Baita Pontara.
Il dislivello è minimo (130 metri) e il terreno varia tra prati, ghiaietto e brevi tratti rocciosi.

Perfetto per una gita in famiglia, un’uscita didattica, un picnic o una lezione di storia all’aperto, questo piccolo anello è la prova che, a volte, i grandi viaggi si compiono in pochi passi, quelli che bastano per scoprire un regno dove la storia, la natura e la leggenda convivono in perfetta armonia.

Brochure a cura del Comune di Tonezza del Cimone:

Video informativo di Discover Italy : https://youtu.be/-wmB99Y-enM

mappa sentiero excalibur

Mappa del sentiero Excalibur

Foto a cura di: Abitarelestremo.it

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