La stagione teatrale del Teatro Comunale di Thiene è iniziata con entusiasmo… ma quanti sanno davvero cosa si nasconde dietro ai suoi 120 anni di storia e fascino?
La settimana scorsa si è inaugurata la stagione teatrale 2025–2026 del Teatro Comunale di Thiene con la rappresentazione di “La Vedova Scaltra” di Carlo Goldoni. Come da tradizione la sala era gremita, avvolta da quell’entusiasmo che solo l’inizio di una nuova annata culturale sa regalare. Ogni anno migliaia di spettatori varcano la soglia di questo luogo speciale per assistere a spettacoli, concerti e incontri, ma tra un applauso e un sipario che si apre, quanti si sono davvero chiesti quale storia custodiscano queste pareti? Quanti conoscono l’affascinante viaggio, lungo più di un secolo, che ha plasmato uno dei gioielli Liberty meglio conservati in Italia?
È proprio da questa domanda che parte il nostro racconto…

La nascita del sogno teatrale
La vocazione teatrale di Thiene affonda le sue radici già a metà dell’Ottocento: dal 1855 la città possedeva già una piccola sala dedicata agli spettacoli amatoriali. Con la fine del secolo, però, il bisogno di un grande teatro, che potesse accogliere una vera e propria stagione teatrale, si fece pressante.
Un gruppo di cittadini fondò così la Società degli Amici del Teatro, che diede vita al progetto del nuovo edificio. Il disegno venne approvato nel 1897 e i lavori iniziarono l’anno successivo, anche se furono rallentati sia da difficoltà finanziarie sia dalla morte dell’architetto incaricato, Romano Dal Maso. Il progetto fu affidato successivamente a Ferruccio Cattaneo, che portò con sé la grande novità decorativa del momento: lo stile Liberty, l’equivalente italiano dell’Art Nouveau che a fine Ottocento e inizio Novecento rivoluzionò estetica e architettura in tutta Europa.
Il teatro venne inaugurato ufficialmente il 10 ottobre 1905 con la rappresentazione del Rigoletto di Giuseppe Verdi. Fu un evento memorabile: un treno speciale partì da Schio per accompagnare le dame appositamente per vedere l’opera e più di 1.000 persone assistettero alla prima dello spettacolo. Un numero impressionante per l’epoca… e persino per oggi. La rappresentazione ebbe così tanto successo che fu replicata tre volte, une tradizione che rimane ancora oggi, in quanto tutti gli spettacoli all’interno della stagione di prosa del teatro vengono messi in scena per 3 serate di fila (martedì, mercoledì e giovedì).

Il trionfo del Liberty
Sobrio all’esterno, sorprendente all’interno: è questa la doppia anima del Teatro Comunale di Thiene. Una volta superata la facciata lineare, infatti, ci si ritrova immersi in un universo Liberty vibrante di eleganza e fascino.
Il Liberty nasce in Francia negli anni ’90 dell’Ottocento con il nome di “Art Nouveau”, che deriva proprio dall’idea di un’arte nuova, capace di rinnovare ogni dettaglio della vita artistica e decorativa. In Italia, lo stile si diffuse rapidamente all’inizio del XX secolo, grazie anche all’Esposizione Internazionale di Torino del 1902, dove designer e artisti presentarono mobili, lampade, vetri e decorazioni dalle linee fluide e dai motivi vegetali e floreali.
Possiamo vedere tutti questi elementi all’interno della decorazione del teatro: linee sinuose, figure femminili leggere come veli, petali, steli fioriti e motivi vegetali, che avvolgono pareti e logge. Le tonalità delicate color crema, azzurro, rosa antico e oro creano un’atmosfera morbida e raffinata. Le colonne adornate da motivi floreali sostengono le logge decorate con mascheroni, mentre il grande arco di proscenio è un tripudio di petali e iris, fiore che ritorna spesso nella decorazione Liberty.
Al centro dell’arco troneggia un’allegoria dell’Arte, una figura femminile che regge due corone di alloro, la quale poggia sopra lo stemma di Thiene. Infine, sul soffitto risaltano i nomi di grandi compositori italiani: Verdi, Bellini, Rossini, Paccini e il vicentino Apolloni.
A Thiene lo stile Liberty ebbe un impatto particolare: oltre al teatro, numerosi edifici cittadini adottarono decorazioni, facciate e dettagli ispirati a questo stile, che possono essere ammirati attraverso una breve e piacevole passeggiata all’interno del centro storico.
Un teatro che ha saputo rinascere
Durante la Prima Guerra Mondiale l’edificio venne convertito in magazzino militare e ospedale per i feriti, in quanto Thiene era un’importante crocevia e luogo di passaggio, grazie alla ferrovia e al suo aeroporto. Negli anni Venti e Trenta, invece, si trasformò anche in sala cinematografica, ospitando prima i film muti accompagnati da orchestra e poi, dal 1932, le prime pellicole sonore, diventando uno dei primi cinema della regione.
Nel secondo dopoguerra il teatro versava in condizioni sempre più precarie e, negli anni ’50, si scatenò un acceso dibattito in città: alcuni proponevano di demolirlo per costruire un moderno edificio multifunzionale con negozi, uffici e persino una stazione degli autobus, mentre altri sostenevano con passione la necessità di salvarlo.
Fortunatamente, nel 1963, la Soprintendenza ai Monumenti intervenne: il teatro venne dichiarato bene storico, proprio grazie alle magnifiche decorazioni in stile Liberty, che furono riconosciute come patrimonio da salvaguardare.
Dopo anni di attesa e discussioni, i lavori di restauro iniziarono il 12 gennaio 1981. L’obiettivo era chiaro: riportare il teatro alla sua antica gloria senza perdere la sua identità. Infatti la struttura originale venne quasi completamente preservata. Al contempo, furono introdotte importanti migliorie tecniche e strutturali, come la costruzione della torre scenica, indispensabile per ospitare produzioni professionali e compagnie teatrali di livello nazionale e internazionale.
La riapertura ufficiale avvenne il 20 aprile 1985, con un evento memorabile: Il Re Lear di Shakespeare, accompagnato dall’Orchestra Filarmonica del Veneto. L’entusiasmo fu enorme e segnò l’inizio di una nuova era. Da allora, il teatro ha saputo conciliare la bellezza storica con le esigenze moderne, mantenendo viva la sua funzione di cuore culturale di Thiene.

Il Teatro Comunale oggi
E così, mentre oggi applaudiamo le nuove stagioni teatrali come quella appena inaugurata, seduti in una sala gremita, sappiamo che non stiamo semplicemente assistendo a uno spettacolo. Stiamo entrando in uno dei teatri in stile Liberty meglio conservati della regione, una testimonianza rara di un’epoca e di un gusto artistico che negli anni è stato in gran parte cancellato dai moderni palazzi in cemento. Questo edificio ha saputo sopravvivere a due guerre mondiali e perfino a una proposta di demolizione, rimanendo comunque vivo e pulsante, al centro della vita culturale di Thiene. Ancora oggi, continua a essere uno spazio di arte, spettacolo e comunità, profondamente amato dai cittadini che lo considerano un vero simbolo della città.
E quando le luci si abbassano e il sipario si apre, torna alla mente la domanda dell’inizio: quanti conoscono davvero la storia di questo teatro?
Ora la risposta è più chiara: chiunque gli dedichi un po’ di attenzione scoprirà che il Teatro Comunale di Thiene non è solo un palco, ma un testimone prezioso della capacità di una comunità di custodire la propria identità e trasformarla, stagione dopo stagione.

Info e contatti:
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Foto a cura di: Teatro Comunale di Thiene, Comune di Thiene


