A pochi passi dal centro di Isola Vicentina sorge Villa Cerchiari, un’elegante dimora settecentesca che conquista al primo sguardo con la sua imponenza e la sua storia affascinante. Oggi completamente restaurata e restituita alla comunità, la villa è pronta a incantare chiunque vi entri.

Una storia che affonda nel Settecento
La vicenda di Villa Cerchiari risale al 1722, quando il nobile Carlo Cerchiari decise di costruire qui la residenza di famiglia. La famiglia Cerchiari stava vivendo allora il suo momento di massimo splendore: Giovanni Marzio Cerchiari, archeologo e scrittore, aveva infatti acquisito nel 1658 un posto nel Consiglio Ovile di Vicenza, sancendo l’ascesa sociale della casata. Il progetto della villa venne probabilmente affidato al celebre architetto vicentino Francesco Muttoni, profondo conoscitore dell’opera palladiana e figura di spicco nell’architettura veneta del Settecento. Attivo soprattutto nella provincia di Vicenza, Muttoni firmò numerosi interventi di grande rilievo, tra cui i portici di Monte Berico, le scuderie del Castello di Thiene e le foresterie di Villa Valmarana “Ai Nani”.
Con l’estinguersi della famiglia agli inizi dell’Ottocento, la villa passò ai conti Gualdo, poi ai Branzo Loschi e infine a Tommaso Munari. Successivamente la dimora subì un lungo periodo di declino: divenne condominio, poi scuola, e nel Novecento, l’edificio passò persino sotto il controllo del partito fascista prima di essere sequestrato dallo Stato. Solo nel 1980 il Comune di Isola Vicentina la acquisì definitivamente, avviando un percorso di rinascita che avrebbe cambiato il volto dell’intero complesso.
Architettura e fascino rococò
Villa Cerchiari è un raffinato esempio di rococò vicentino. La facciata principale colpisce per la forte verticalità del settore centrale, scandito da quattro lesene giganti di ordine ionico che sorreggono un’alta trabeazione a risalti e un frontone ornato da statue acroteriali. Al piano nobile, la porta centinata introduce una scenografica scalinata a doppia rampa convergente, sorretta da due colonne che reggono la balconata: un elemento dall’effetto teatrale tipico delle architetture settecentesche. Il basamento a bugnato incornicia il piano nobile, arricchito da finestre rettangolari con gemma centrale e balaustre in pietra. Le aperture del sottotetto ripropongono il delicato motivo “a orecchia”, mentre la cornice del sottogronda è decorata da fitte modanature.
All’interno, lo schema tripartito della villa si sviluppa in un grande salone centrale affiancato da quattro sale minori. Le porte sono impreziosite da ricchi stucchi e, un tempo, da tele oggi disperse. In una delle sale laterali è conservato un sorprendente tempietto ad edicola di gusto cinquecentesco, probabilmente proveniente da un edificio precedente.
Inoltre, la villa è elegantemente incorniciata da un armonioso giardino che ne esalta l’architettura e accompagna lo sguardo fino alla facciata.

La rinascita: biblioteca, cultura ed eventi
Il grande restauro dei primi anni Duemila ha restituito Villa Cerchiari al suo antico splendore e l’ha trasformata nella nuova sede della Biblioteca Comunale. Oltre ai tre piani originali del Settecento, è stata realizzata una nuova ala di due piani a servizio del pubblico. Una particolare cura è stata dedicata alla scelta degli arredi, dei materiali e dei colori, selezionati secondo i principi del Feng Shui per favorire armonia, energia positiva e benessere.
Oggi villa e parco sono un vivace centro culturale: ospitano presentazioni letterarie, concerti, degustazioni, rassegne ed eventi che animano la vita del paese durante tutto l’anno. Dove un tempo risuonavano le voci della nobiltà vicentina, oggi si incontrano lettori, studenti, famiglie e visitatori, in un luogo che ha saputo reinventarsi senza perdere la sua identità.
Lasciati incantare da Villa Cerchiari: dove ogni angolo narra storie di nobiltà, arte e cultura, immersi nella bellezza del suo giardino.

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Foto a cura di: EasyVi , Istituto Regionale delle Ville Venete



