Malo è un’accogliente cittadina in provincia di Vicenza cui fanno da sfondo, a nord, le Piccole Dolomiti, meta degli appassionati di Grande Guerra, e i monti Novegno e Summano. E’ protetta a ovest da dolci colline, percorse da una fitta rete di sentieri segnati che invitano gli amanti della natura a mettersi in cammino, sicuri di trovare refrigerio, tranquillità, amene contrade e infinite tracce di cultura.
Un po’ di storia
Il comune di Malo ha una storia antica e affascinante che risale all’epoca romana. Le prime tracce di insediamenti umani nella zona risalgono al periodo preistorico, come dimostrano alcuni ritrovamenti archeologici.
Durante l’epoca romana, questo territorio era un importante centro abitato lungo la strada che collegava la pianura padana con l’Altopiano di Asiago. La presenza romana è testimoniata da ritrovamenti di monete e reperti archeologici. È probabile che la città abbia svolto un ruolo strategico come punto di sosta lungo le rotte commerciali dell’epoca.
Nel corso dei secoli, la città passò sotto il dominio di diverse famiglie nobiliari. Durante il periodo della Serenissima Repubblica di Venezia, Malo era un importante centro manifatturiero, noto per la produzione di tessuti di lana e seta. Questo portò prosperità economica alla città e favorì lo sviluppo di una classe mercantile e di una ricca borghesia.
Le frazioni di Malo
Il carnevale di Malo
È una lunga tradizione, quella del carnevale, a Malo. Già il 28 Marzo 1867, si legge nei polverosi registri dell’ archivio, la nuova Giunta comunale eletta all’indomani del plebiscito schierava un assessore con tanto di incarico ufficiale “alle pubbliche costruzioni, censo e carnevale”.
E ancora nel 1924 era la società Pro Malo, da poco costituitasi, a sostenere e organizzare il “concorso dei carri mascherati” nella festa cornice di mercati e fiere franche dell’alto Vicentino.
Ma la vera anima del carnevale e tutta nelle compagnie di “carristi”, ove l’impegno è tramandato di padre in figlio, quasi come un gioiello di famiglia. Si comincia già a fine autunno, al bar “Alla Scopa” o nuovi capannoni, allestiti dalla Pro Malo in men che non si dica. Si parla di tante cose tra un bicchier di vino brûlé e un altro, si rivivono ricordi e vecchie sfide mai concluse, ma soprattutto si cerca un’ispirazione per il nuovo carro, quello che sicuramente darà l’agognata pessa. Poi sono sempre la storia più recente, il costume che cambia, le contese paesane, la politica, la voglia di stupire a fornire soggetti sempre nuovi e diversi ai carristi smaniosi di cimentarsi nella nuova impresa.
Come arrivarci:
Foto e contenuti a cura di Carnevale di Malo