Scopri i prodotti tipici e le curiosità di Calvene: capretto in tecia, formaggio e le sue declinazioni, e tanto altro!
Capretto in tecia
Tra i prodotti tipici di Calvene si trova il cosiddetto “capretto in tecia” (capretto in padella). Piatto conosciuto sin dal Settecento, è un’antica ricetta che caratterizza la gastronomia di Calvene, occupando un ruolo da protagonista nei pranzi pasquali dei vicentini. Il piatto prevede una ricca marinatura della carne.
Da alcuni anni, il “capretto in tecia” vanta il marchio De.Co., attribuito esclusivamente ai prodotti tipici del territorio. Le trattorie ed i ristoranti di Calvene lo propongono oggi secondo l’antica ricetta che prevede la marinatura e la rosolatura dell’animale per rendere la carne gustosa e fragrante. La pietanza viene spesso abbinata agli ottimi vini della DOC Breganze.
Formaggio e le sue declinazioni
Nei secoli scorsi Calvene ha provveduto ad alimentare i mercati di Thiene con prodotti caseari che provenivano dagli alpeggi come burro, cacio e casatelle. Oggi, il territorio montano di Calvene rientra nell’area di produzione del Formaggio Asiago DOP, che nelle malghe si affianca alla produzione di
burro, ricotta e tosella.
Altri prodotti
I versanti soleggiati ed il microclima della conca di Calvene hanno da sempre reso favorevole la coltivazione di granoturco, avena, frumento, lino, miglio, spelto, fave ed uva. Gli ulivi ed i piselli venivano coltivati specialmente nelle contrade di Bordogni, Rossi, Costa e Collesello. I conflitti del XVII secolo misero fine a parte della varietà coltivazioni a favore di quella del granoturco e del frumento.
Allo stesso tempo si incentivò l’allevamento di ovini e bovini per la sussistenza della popolazione. In montagna, il miglior metodo di conservazione della
carne, era l’affumicatura. Nel Novecento Calvene era conosciuta per una varietà di piselli che venivano abbinati alle trote del fiume Astico.
In passato veniva prodotta ed esportata frutta come pere, castagne, noci e mele. Oggi, si continua a produrre miele e gli alberi da frutta vengono sfruttati prettamente per il consumo familiare.
Curiosità di Calvene
Durante la Prima Guerra Mondiale
In quegli anni, Calvene fu collegato a Marostica con una ferrovia (Ferrovia Dacauville) che aveva il capolinea in località Val Savina-Vignola: qui erano sistemati enormi depositi di munizioni. Venne anche aperta la “Strada della Salvezza”, percorso di 18 km. che permetteva un collegamento rapido con l’Altopiano dei Sette Comuni, di vitale importanza proprio nei momenti più critici del conflitto.
Inglesi e francesi nel corso del 1918, si stanziarono in paese, trasformando le vecchie scuole elementari in un ospedale da campo e gli eventi bellici costrinsero il paese all’evacuazione e al profugato.
A testimoniare queste tormentate vicende resta oggi il Cimitero Militare Britannico di Cavalletto, luogo della memoria del Primo Conflitto Mondiale. I caduti di guerra vengono inoltre ricordati nel parco delle rimembranze.
Cimitero di Guerra del Commonwealth del Cavalletto
Il cimitero è ubicato in uno spiazzo tra i boschi ed i pascoli, a valle della Malga di Busa Fonte.
Durante la Grande Guerra il Monte Cavalletto ospitò una stazione operatoria avanzata all’interno della quale si curavano i casi gravi dei feriti al fronte, in quanto la discesa verso i principali ospedali della pianura risultava impegnativa. Il Cavalletto British Cemetery rappresenta uno dei cinque cimiteri del Commonwealth dell’Altopiano dei Sette Comuni, dove sono raccolte le salme di un migliaio di caduti (1.024).
Il Cimitero Britannico del Cavalletto è tutelato dalla Commonwealth War Graves Commission, e contiene al suo interno 100 sepolture, anche se, a seguito dell’armistizio dal cimitero britannico di Monte di Sunio, alcune di queste sepolture vennero spostate a Caltrano.
Presepe Artigianale Contrà Maglio
Nel periodo natalizio sono caratteristici i presepi collocati nelle contrade più suggestive di Calvene e nel centro storico. La rappresentazione della Natività viene ricreata in modo minuzioso rispecchiando l’ambiente degli anni Quaranta e Cinquanta. Ogni particolare è costruito in muratura, rigorosamente
su scala, con uso di mattoncini fatti tutti a mano, come pure gli arredi interni ed esterni. Alcuni presepi si trovano all’interno di edifici rurali, come quello
in località Maglio.
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Come arrivare a Calvene: