In occasione della 95^ Adunata nazionale degli Alpini che quest’anno si terrà a Vicenza, vogliamo valorizzare i luoghi della Grande Guerra della Pedemontana Veneta.
L’Adunata rappresenta un momento di festa e di commemorazione dei mutamenti avvenuti anche nel nostro territorio durante le fasi più drammatiche del primo conflitto mondiale.
Dopo i bombardamenti del 1915, fu con la Strafexpedition, scatenata dagli austroungarici nel maggio del 1916, che questi luoghi, contesi palmo a palmo, divennero l’ultima frontiera per impedire al nemico lo sblocco nella pianura vicentina.
Dove ci porta la Storia:
Per chi ama camminare sui sentieri della Storia:
Forte Campomolon a Tonezza
La costruzione del forte, che prende il nome del monte sulla cui sommità fu eretto, a 1.853 metri di quota.
Nonostante i bombardamenti subiti nel primo anno di guerra, sono ancora ben conservati i poderosi muraglioni di sostegno a monte della strada d’accesso al forte, eretti con grossi massi squadrati, e la grandiosa galleria a ferro di cavallo, realizzata con notevole cura per i particolari architettonici.
Forte Maso a Valli del Pasubio
Il Forte Monte Maso è stato il primo forte costruito a ridosso dei nuovi confini tra Regno d’Italia e Impero Austro-Ungarico dopo l’annessione delle terre venete al Regno d’Italia a seguito del plebiscito del 1866.
Essendo un forte difensivo non fu mai ingaggiato in battaglia per merito della resistenza del Monte Pasubio e quindi non sparò mai un colpo durante la guerra 1915-18. A causa della lontananza dal fronte durante la grande guerra diventò deposito e confezionamento ordigni, nonché posto di osservazione.
Finito il conflitto per anni non mutò la sua destinazione. Nel 1935 circa iniziò l’abbandono dei militari dopo le fasi di svuotamento degli armamenti rimasti.
I luoghi della memoria del nostro territorio:
Il Sacrario Militare di Schio
Costruito nel 1930 su progetto dell’architetto Pietro del Fabbro, a forma di chiostro, cinge su tre lati l’antica Chiesa della SS. Trinità e ad essa si raccorda, sul lato esterno, con un’artistica cancellata in ferro battuto sorretta da agili colonne e pilastri. Nel Sacrario sono stati raccolti i resti di caduti della guerra 1915-18, noti e ignoti, provenienti dai cimiteri di guerra di Schio, Arzignano, Chiampo, Fusine, Malo, Montecchio Maggiore, Novale, Poleo, Posina, Rocchette, Sandrigo, Valdagno e Vicenza.
Il Sacrario della Grande Guerra di Monte Cimone a Tonezza
Dieci anni dopo la fine della guerra, sul margine meridionale del cratere della mina fu eretto un Sacello – Ossario, inaugurato nel 1929 alla presenza del principe ereditario Umberto di Savoia, nel quale furono tumulati i resti di 1.210 militari ignoti, raccolti sul campo di battaglia o esumati da sepolture provvisorie.
Sacello Ossario del Pasubio
Situato sul colle Bellavista a 1250 metri s.l.m., è il primo Ossario ad essere stato costruito nella provincia di Vicenza. Nel 1917, per ricordare i caduti di Caporetto durante la Grande Guerra, i soldati costruirono una piccola cappella sotto la vetta del Pasubio.
Fu inaugurato il 29 agosto 1926 alla presenza di molte autorità, tra le quali il Re Vittorio Emanuele III. Nelle vicinanze del monumento è stato allestito dalla Fondazione sopraccitata un Museo di guerra, dedicato anch’esso alla Prima Armata.
Il cimitero dei Crosati ai caduti della Grande Guerra a Tonezza
Il cimitero dei Crosati, che era diventato gradualmente il più grande dell’altopiano di Tonezza, accolse nel dopoguerra anche i caduti della Grande Guerra degli altri tre reggimenti della 3ª divisione Edelweiß sepolti in quelli di Campana e Grotti. In tutto, quindi, giunse ad accogliere 1036 militi. Il perimetro del campo cimiteriale era formato da un semplice steccato. Fu nel dopoguerra che si provvide a cintarlo con una muratura in sasso fugato e a dotarlo di un accesso con cancellata. Le foto d’archivio e alcuni ritrovamenti lapidei, riproposti nell’ultimo restauro, hanno permesso di capire che nel cimitero c’erano lapidi in cemento ottenute con uno stampo portanti targhette in lega di piombo con scritte indelebili che identificavano, dove possibile, il caduto e che permisero successivamente la traslazione delle spoglie in patria.
I percorsi didattici:
Museo della Grande Guerra a Tonezza
Il museo della Grande Guerra di Tonezza è una delle sedi dell’Ecomuseo della Grande Guerra delle Prealpi Vicentine.
All’interno del museo è possibile vedere le riproduzioni di trincea e del baraccamento con letti mobili, trovare alcuni oggetti che sono stati utilizzati dai soldati italiani, austriaci e ungheresi, approfondire la conoscenza dei profughi di Tonezza, i quali a causa della guerra sono stati costretti a migrare per fuggire dall’imminente arrivo dei soldati austro-ungarici, attraverso alcune foto e una fitta corrispondenza dal fronte ed osservare le zone interessate dal conflitto, le trincee e le postazioni principali, grazie alla presenza di un plastico che traccia con estrema precisione la situazione durante il primo conflitto mondiale.
Museo della Prima Armata a Valli del Pasubio
ll Museo della Prima Armata è situato accanto al piazzale del Sacello-Ossario del Pasubio, sul colle Bellavista.
È caratterizzato da un articolato percorso che suscita nel visitatore, oltre a interesse nell’interagire col sistema espositivo, una forte curiosità verso gli avvenimenti, le persone e gli equipaggiamenti della Prima Guerra Mondiale, con particolare riferimento al fronte della 1ª Armata e quindi al settore del Pasubio.
Scopri maggiori dettagli ed informazioni visitando i seguenti i siti: