Vuoi scoprire le curiosità nascoste di Calvene, tra natura sorprendente, antichi mulini e tradizioni che affascinano ogni visitatore?
Calvene, piccolo comune della provincia di Vicenza, è incastonato tra le pendici dell’Altopiano dei Sette Comuni e le Colline delle Bregonze. Questo borgo di origine medievale custodisce un patrimonio naturale e storico di grande valore e, nel corso dei secoli, ha saputo mantenere intatta la sua autenticità, diventando un luogo perfetto per chi cerca natura incontaminata, tranquillità e gioielli nascosti.
In questo articolo ti sveleremo alcune delle curiosità più affascinanti di Calvene…
Le cascate di Calvene: natura e arte in armonia
Magari non tutti conoscono che nel territorio di Calvene si trovano delle splendide cascate, immerse nel Parco Naturale Franco Totaro. Più precisamente, esse si trovano situate in una valle tributaria dell’Astico, all’altezza della località La Costa, dove natura e land art si fondono lungo il percorso.
L’accesso è libero e comodo, con un piccolo spiazzo a circa un chilometro dall’abitato di Calvene. Dopo pochi passi si incontra un ponticello che conduce alla rappresentazione di un cavallo in ferro e legno, e poco sopra, sospesi tra gli alberi, numerosi pesciolini appesi a fili sottili. La prima cascata sorprende con un laghetto circolare popolato da salamandre e rocce ricoperte di muschio, modellate nel tempo dall’acqua calcarea.
Le cascate si susseguono lungo la valle: alcune basse con cadini e risalti, fino all’ultima con un salto di circa dieci metri. Per i più avventurosi, una via ferrata collega tutte le cascate, offrendo panorami mozzafiato e la possibilità di passare sotto lo scroscio d’acqua. Il percorso comprende staffe metalliche e una scala d’acciaio, ma richiede prudenza: è consigliabile affrontarlo solo con attrezzatura adeguata e accompagnati da esperti, controllando sempre le condizioni del percorso. Chi preferisce, può ammirare le cascate tramite sentieri nel bosco, più tranquilli e adatti a tutti.
Per il ritorno basta seguire un sentiero che scende nelle vicinanze, riportando rapidamente al punto di partenza. Lungo il cammino si possono scoprire altre opere artistiche. L’intera visita richiede poco tempo: tutte le cascate si trovano vicine e raggiungibili in circa 5 minuti dall’auto. Chi vuole prolungare l’esperienza può salire alle contrade vicine, come Contrada Piani o Prà del Giglio, per godere di scorci suggestivi sul paesaggio collinare.
I mulini di Calvene: storia millenaria
Inoltre Calvene è famosa come il “paese dei mulini”, con una tradizione che risale al 1288, anno in cui venne censito il primo mulino per la lavorazione del grano lungo la Chiavona.
Durante il dominio della Serenissima, l’acqua dei torrenti era regolata dai Provveditori sopra li beni inculti, con concessioni come quella del Molino Capozzo (1490), dotato di maglio battiferro. Nel 1767-1768, si ottenne una concessione per un nuovo mulino a copedello, sfruttando le sorgenti tra Calvene e Lugo di Vicenza.
Nel XIX secolo, il paese vantava due mulini sull’Astico, due sulla Chiavona e un mulino comunale con segheria, alimentata dall’idroelettrica del Maglio.
Oggi, i testimoni più significativi di questa tradizione sono:
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Mulino de’ Pierela – XVIII secolo, lungo la Ciaonela, utilizzato per la produzione di farina da mais e sorgo.
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Molino della Teodolinda – 1768, lungo il torrente Chiavona, importante esempio di archeologia industriale.
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Maglio battiferro – 1460, antico impianto per battere il ferro, simbolo dell’ingegno legato alla forza dell’acqua.
Visitare questi mulini significa immergersi nella storia millenaria di Calvene, scoprendo come l’acqua abbia modellato la vita, l’economia e le tradizioni del paese, rendendolo unico nel panorama vicentino.
Festival Bianco di Calvene
Il Festival Bianco di Calvene, in programma domenica 12 ottobre 2025, sarà la prima edizione di un evento che promette di diventare una tradizione. Si tratta di un evento unico dedicato al mondo del burro, del formaggio e del gelato, una novità assoluta pensata per valorizzare l’arte casearia, perpetuare la memoria rurale del paese e incentivare il turismo culturale ed enogastronomico.
Il cuore del festival sarà la Palestra del Gusto, con laboratori, degustazioni e incontri che guideranno i visitatori in un viaggio tra sapori autentici e innovazione: dal “pane, burro e zucchero” di una volta, agli abbinamenti tra formaggi e birre artigianali, fino alle contaminazioni con la Valle d’Aosta e le sue eccellenze. Accanto, la Piazza del Gusto animerà il centro con food trucks, stand di produttori e dimostrazioni dal vivo, dalla mozzarella filata in bicicletta al gelato “come una volta”, oltre a visite guidate tra le curiosità storiche e naturali di Calvene.
Il Festival Bianco è un invito a scoprire e vivere Calvene attraverso i suoi prodotti tipici, le sue tradizioni e il suo legame indissolubile con la terra. Un’occasione imperdibile per gustare, imparare e lasciarsi sorprendere in un borgo che ha molto da raccontare.
Vieni a scoprire Calvene
Calvene sa sorprendere: cascate incantate, mulini storici e il Festival Bianco ti aspettano. Ogni angolo racconta storia, natura e tradizione. Non perdere l’occasione di scoprire i tesori nascosti di questo angolo di Veneto tutto da scoprire!
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